ALBERTO GIACOMETTI, grafica d’arte e di pensiero

(da sinistra a destra) :
Ernst Scheidegger, Atelier di Alberto Giacometti a Parigi, anni ‘50,
Alberto Giacometti, Tête d’homme II, 1961
Alberto Giacometti, Portrait Maurice Lefèbvre-Foinet, 1964
Alberto Giacometti (1901-1966), Grafica al confine fra arte e pensiero. L’inaugurazione si terrà• Domenica 29 marzo 2020 alle ore 17:00 al m.a.x. museo.

Presentazione nello Spazio Officina. Saranno presenti all’inaugurazione : • Raffaella Castagnola Rossini
Direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari
Cantone Ticino, Bellinzona
• Barbara Gabrielli
Responsabile della Promozione della cultura e della lingua
Cantone dei Grigioni, Coira
• Davide Dosi
Capo Dicastero
Educazione e Attività culturali
Chiasso
• Jean Soldini
Storico dell’arte e filosofo, co-curatore della mostra
Ginevra
• Chasper Pult
già direttore dell’Istituto svizzero di Roma,
Sent
• Mario Botta
architetto, Mendrisio
Aperitivo ore 18.30, apertura serale m.a.x. museo fino alle 20.30
Alberto Giacometti è conosciuto soprattutto come scultore e pittore. Disegnava anche molto: era un modo privilegiato per cercare di conoscere la realtà, tramite lo studio delle opere d’arte di ogni epoca. Durante la sua vita, egli ha ugualmente realizzato un gran numero di incisioni e litografie. La produzione grafica di Giacometti è espressione di una profonda ricerca, rimasta meno visibile fino a oggi. Per questa ragione, il m.a.x. museo ha ritenuto indispensabile valorizzarla.È esposta così, per la prima volta, una visione globale della sua opera grafica, con oltre quattrocento fogli: dalla xilografia all’incisione a bulino, dall’acquaforte alla litografia; non è infrequente che questi fogli siano legati all’illustrazione di libri. A essi si aggiungono alcuni dipintidisegnisculture e fotografie, nonché una scelta di tavole che fanno parte della raccolta intitolata Quarantacinque disegni di Alberto Giacometti, pubblicata da Einaudi nel 1963.L’esposizione, che si avvale di prestiti di prestigiose istituzioni e collezionisti privati su tutto il territorio svizzero e anche a livello internazionale, è a cura di Jean Soldini, filosofo e storico dell’arte, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina, e si inserisce nell’ambito del tema del Centro Culturale Chiasso per la stagione 2019-2020, ossia “confine“. 
periodo espositivo
29 marzo 2020 – 13 settembre 2020
martedì – domenica ore 10.00–12.00 e 14.00–18.00 
lunedì chiuso