
Teramo, 9 aprile 2019. Gli studenti dell’UniTe pianteranno degli alberi all’interno dell’Ateneo. Verrà inoltre allestita una fontanella con acqua potabile e sarà incentivato l’uso delle borracce per eliminare la plastica dall’ateneo.
Gianluca Ranieri, economista esperto in teoria dei sistemi e presidente del progetto B-Planet, ha presenziato all’iniziativa “Blue Economy, essere consapevoli per divenire responsabili”, il primo convegno organizzato daASI Teramo con le associazioni studentesche, che si è svolto oggi presso la Facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali dell’Università di Teramo.
Rispettare e tutelare l’ambiente in cui viviamo. Questo il messaggio del dott. Ranieri ai giovani studenti che hanno affollato l’aula Tesi di Giurisprudenza. L’economista ha infatti posto l’accento sulla carenza delle risorse, prerequisito per un nuovo approccio economico: trasformare la scarsità in abbondanza.
Due in temi in programma durante l’incontro, “Inquinamento, danni ambientali e salute” e “Profili giuridico-economici della tutela ambientale”.
Oltre al dott. Gianluca Ranieri sono intervenuti il prof. Maurizio Manera che ha illustrato gli effetti sulla salute delle nanoplastiche, particelle che ingeriamo inconsapevolmente ogni giorno; il prof. Michele Amorena che ha lanciato l’allarme sugli effetti degli inquinanti sull’uomo e sull’ambiente nel quale interagisce, evidenziando la pericolosità delle miscele di fitofarmaci presenti anche nelle acque fluviali; il prof. Giovanni Di Guardo che ha sottolineato il ruolo sentinella dei cetacei per monitorare i cambiamenti climatici; la prof.ssa Loredana Ambrosini che ha introdotto la figura del giurista, colui che risponde alle istanze per creare una cooperazione che possa condurre ad una effettiva tutela dell’ambiente.
Sono inoltre intervenuti la prof.ssa Consuelo Diodati che ha denunciatole responsabilità politiche a causa di una regolamentazione carente, sottolineando l’importanza delle istanze dei cittadini, degli scienziati e della collettività in generale per sopperire a questa lacuna; ed infine il dott. Andrea D’Alessio che ha riferito le difficoltà ad assicurare alla Giustizia chi compie atti illeciti nei confronti dell’ambiente.
Ha concluso l’incontro il prof. Emilio Chiodo che ha argomentato il tema della sostenibilità ambientale in agricoltura e l’importanza di osservare le emissioni di CO2 nella produzione dei prodotti.