Federparchi: “no all’agenzia nazionale parchi”

Federparchi: "no all’agenzia nazionale parchi"

L’assemblea straordinaria di Federparchi riunitasi il 15 ottobre sia in presenza che in via telematica ha affrontato i principali  punti riguardanti la strategia e le linee di azione dell’associazione in merito al futuro delle aree protette italiane. La riunione è stata ampia e partecipata e si è svolta sia  via web che  in presenza, coinvolgendo, in una discussione  intensa ed a tutto campo, rappresentanti di parchi nazionali, regionali, aree marine protette, associazioni ed esperti di settore facenti parte della federazione. Il Presidente Sammuri, nella sua  relazione introduttiva, si è soffermato sulla necessità, per i parchi nazionali, di evitare gli avanzi di bilancio  cercando forme di gestione amministrativa sempre più efficaci ed efficienti allo scopo  di utilizzare tutte le risorse disponibili al fine di perseguire  gli obiettivi di conservazione della natura e di sviluppo sostenibile che costituiscono la “mission” delle aree protette. Problema inverso, invece, quello dei parchi regionali e delle aree marine protette che, pur essendo parte fondamentale del sistema delle aree protette  italiane, vivono  una drammatica carenza di risorse. Sammuri ha anche sottolineato l’importanza di alcune innovazioni normative  introdotte con la legge “semplificazione”,  pur in presenza di alcune criticità  sui cui Federparchi si impegna ad intervenire a partire dal nuovo collegato ambientale il cui iter sta per iniziare in Parlamento.

Il presidente di Federparchi ha poi illustrato una ipotesi avanzata dal Ministero dell’Ambiente di costituire un’agenzia centrale per i parchi.  Sammuri ha ricordato come Federparchi storicamente sia sempre stata  contraria a qualunque ipotesi centralistica di gestione delle aree protette,  le cui governance devono essere espressione dei territori e delle comunità oltre che delle competenze tecnico-scientifiche. Il presidente si è comunque riservato un giudizio più  completo nel momento in cui la proposte sarebbe stata avanzata in forma più dettagliata dal Ministero competente. Sull’argomento la discussione è stata ricca ed ampia e l’orientamento unanime dell’assemblea è stato quello di respingere immediatamente qualunque ipotesi di interventi centralistici che  potrebbero determinare un  enorme salto indietro riportando le lancette dell’orologio addirittura a prima del varo della legge quadro 394. Sammuri nella replica ha preso atto dell’orientamento unanime dell’assemblea e si è impegnato a seguire l’iter della proposta ed a segnalare l’opinione di Federparchi.

L’assemblea  si è poi espressa  sul documento di indirizzo programmatico che delinea le  principali linee di azione  della Federazione sino al prossimo congresso che si svolgerà fra due anni.  Il documento è stato approvato alla unanimità  così come, sempre alla unanimità, è stata approvata  ed assunta dall’assemblea una mozione  del coordinamento della Liguria che esprime netta contrarietà al progetto di insediamento di una miniera di titanio nel Parco del Beigua.